All’inizio del secondo trimestre si è assistito all’ennesimo bullish trend dell’energia elettrica e del gas naturale. In particolare il prodotto power Cal24 è passato da 150 €/MWh a 168,5 €/MWh, picco di un incremento partito sul finire di marzo in cui il prodotto quotava 139 €/MWh.
A supportare il rialzo delle quotazioni sono state le notizie sul taglio della produzione di petrolio che l’OPEC+ effettuerà a partire da maggio (1,6 milioni di barili al giorno fino alla fine del 2023), e l’aumento della CO2 che in pochi giorni ha superato i 90 $/T.
In 2 settimane il prodotto power Cal24, preso in riferimento per l’andamento futuro del prezzo dell’energia elettrica, è aumentato di quasi 30 €/MWh. La prima metà di aprile ha chiuso con una media superiore ai 161 €/MWh.
Storicamente si è assistito a variazioni di prezzo molto contenute: ad esempio nel periodo 2015-2020 il PUN ha girato, a seconda del periodo dell’anno, nel range 42 – 61 €/MWh con variazioni anno su anno che raramente hanno superato i 10 €/MWh.
Ma più che la variazione delle quotazioni, la criticità risiede nella volatilità dei prezzi. E cos’è la volatilità di mercato? La volatilità del mercato rappresenta l’ampiezza delle oscillazioni dei prezzi in un determinato periodo di tempo. Quando la volatilità è bassa, le oscillazioni di prezzo sono moderate ed è minore il rischio che il mercato salga e superi il livello di prezzo accettabile per i costi aziendali. Viceversa, se il mercato è molto volatile, è più facile che le oscillazioni provochino perdite importanti.
Le quotazioni energetiche forward sull’anno successivo storicamente si attestavano nell’ordine di qualche decimale al giorno o di qualche punto percentuale a settimana. Nessun analista poteva immaginare gli spike di prezzo visti a schermo, nè il perdurare del trend rialzista. Le aziende hanno quindi affrontato costi energetici senza precedenti che aumentavano ad una volatilità inimmaginabile. Nel 2022 ad esempio la media del PUN di agosto ha raggiunto i 543 €/MWh con punte orarie di 870 €/MWh. Sebbene nel 2023 le quotazioni power siano scese, in alcune ore il PUN ha comunque toccato quota 295 €/MWh.
Per affrontare veloci, significativi e perduranti aumenti di prezzo diventa sempre più cruciale per ogni realtà di business implementare una politica energetica di diversificazione del rischio. A tale scopo Esco Solution promuove l’installazione di capacità produttiva e la fissazione del prezzo energetico a lungo termine.
Il Fotovoltaico Esco Solution permette alle imprese di produrre energia da fonte rinnovabile senza nessun costo relativo all’impianto e alla manutenzione, slegando l’autoconsumo dai movimenti del mercato energetico. Tale strategia permette di consuntivare in anteprima una parte costo dell’energia e di poter acquistare a mercato il restante fabbisogno energetico, a prezzo indicizzato o fissando anche questa parte a seconda delle opportunità del momento.
Grazie a quest’opportunità contrattualizzata come un corporate PPA le aziende attuano una strategia di diversificazione del rischio di mercato senza immobilizzare capitali importanti su attività secondarie in quanto l’investimento è completamente a carico di Esco Solution.