Incremento oneri di sistema secondo trimestre 2023

Tornano a pieno regime gli oneri ASOS. Attuando quanto previsto dal Governo nel decreto approvato a fine marzo, l'ARERA è intervenuta sugli oneri generali di sistema che sono stati riattivati per tutti i clienti elettrici, dopo che nel primo trimestre dell’anno erano stati già parzialmente riattivati per i clienti industriali alimentati in Media Tensione.

Quali sono gli effetti sulle fatture elettriche?

Riportiamo nelle tabelle seguenti lo spacchettamento delle principali voci di costo della fattura elettrica, con l’andamento dei costi commisurati ai kWh consumati per un cliente allacciato in Media Tensione con potenza disponibile superiore a 500 kW, con consumo baseload e fornitura a PUN+5 €/MWh, differenziati per classe di agevolazione energivori.

Da dicembre ’22 ad aprile ’23 gli oneri ASOS per un cliente non energivoro con le caratteristiche sopra menzionate sono passati da zero a circa 35 €/MWh. La quota aggiuntiva rispetto al prezzo della “pura” energia passa quindi da 36,0 €/MWh a 67,6 €/MWh.

Quali sono le componenti della bolletta elettrica?

  • Le perdite di rete, ovvero le dispersioni di energia elettrica che si verificano durante la produzione e la distribuzione di corrente sono fissate da Arera in percentuale rispetto all’energia prelevata (per un cliente in MT sono pari al 3,8%). Vengono applicate al costo della materia prima e normalmente anche ai Corrispettivi Commerciali Variabili applicati dal Fornitore ai sensi del contratto stipulato.
  • Dispacciamento: con questa voce di costo vengono remunerate tutte quelle operazioni tecniche volte al bilanciamento tra energia prodotta e consumata, perché in assenza di accumuli energetici è necessario il pareggio dei flussi di potenza generati e prelevati. Queste componenti vengono stabilite da Arera e da Terna e variano trimestralmente. Il dispacciamento è regolato dalla delibera 111/06 e dal TIS; a partire da gennaio 2022 è stata introdotta una nuova valorizzazione della remunerazione relativa al c.d. “Mercato Capacità” (o Capacity Market) il cui valore dipende dalle ore dell’anno identificate da Terna come “di picco” del sistema elettrico nazionale.
  • Trasporto: è il costoper trasportare l’energia elettrica dalla zona di produzione alla zona di consumo. Si dividono in oneri di trasmissione e oneri di distribuzione che sono assegnati al distributore di zona, oltre ai corrispettivi di misura che però per un cliente industriale sono applicati in quota fissa. I corrispettivi che compongono questa voce di costo sono fissati annualmente da Arera.
  • Oneri ASOS, ARIM, UC3, UC6: sonodestinati dal Regolatore a sostenere varie attività di miglioramento e sviluppo del sistema elettrico nazionale, quali ad esempio: incentivi fonti rinnovabili, smantellamento centrali nucleari dismesse e remunerazione eventuali squilibri di mercato. Questi corrispettivi sono aggiornati trimestralmente dall’Autorità.

Nelle voci di costo Trasporto e degli Oneri di sistema è prevista una componente di corrispettivo commisurata alla massima potenza prelevata nel mese (quota potenza). Un impianto fotovoltaico potrebbe contribuire all’abbassamento di queste componenti di costo della bolletta elettrica qualora il picco di fabbisogno elettrico dell’azienda si trovi nelle stesse ore di produzione dell’impianto: in tali casi la produzione da fonte rinnovabile contribuirà ad abbassare il picco di potenza con conseguente risparmio economico.

Analizzando lo storico dei c.d. “oneri passanti” (Dispacciamento, Trasporto e Oneri di sistema) dal 2018 si è assistito ad un’incidenza di tali costi sempre superiore ai 65 €/MWh fino agli interventi governativi messi in atto per far fronte al “caro energia” a partire dal terzo trimestre 2021 e fino a tutto il 2022.

La componente dispacciamento segna un aumento a gennaio 2022 dovuto all’introduzione del nuovo corrispettivo di mercato capacità, introdotto per remunerare il servizio di capacity market: non deve ingannare l’abbassamento di tale componente nel secondo trimestre 2023, trimestre che comprende poche ore “di picco” (solo 38), perché sarà destinata a salire nel terzo trimestre (con 181 ore di picco del sistema).

La componente di Trasporto negli anni non ha avuto invece mutamenti significativi, mantenendosi pressoché costante dal 2018 in avanti.

Per gli oneri invece l’andamento è molto variabile, perché proprio su queste componenti di costo sono intervenuti gli sforzi governativi di calmieramento della bolletta elettrica. È però da evidenziare che una quota di questa spesa è utilizzata per sostenere l’incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, riconosciuta dal GSE ai produttori proprietari di impianti da fonti rinnovabili incentivati. Poiché l’incentivo remunera il delta prezzo rispetto a quanto espresso dalla Borsa Elettrica, più diminuisce il prezzo di mercato (quindi anche il PUN) più aumenta la quota dell’incentivo e viceversa. È quindi evidente come a fronte di un abbassamento del prezzo di mercato ci si possa attendere un aumento degli oneri di sistema, e in particolare dell’onere Asos.

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